sabato 17 aprile 2010
Conferimento cittadinanza onoraria a Baglioni e Costanza
Alla presenza di numerose autorità civili e militari e di un folto pubblico, si è tenuta il 15 aprile scorso a Ruvo di Puglia la cerimonia pubblica del conferimento della cittadinanza onoraria a Luciano Baglioni e Pietro Costanza, i principali artefici della cattura dei malviventi della Banda della Uno bianca. Molto apprezzati sono stati gli interventi del magistrato Daniele Paci, a capo del pool che sostenne il lavoro di Baglioni e Costanza, del sindaco e dell’ex sindaco di Baricella, Bottazzi e Zanardi, del dottor Montaruli in rappresentanza del Questore, del magg. dei Carabinieri Colella, comandante della Compagnia di Trani, in rappresentanza dell’Arma, del colonnello dei CC. Nicola Pricchiazzi, coordinatore provinciale dell’A.N.C.
La manifestazione è stata introdotta dal dott. Salvatore Bernocco, responsabile dell’Ufficio Stampa dell’A.N.C. “Cataldo Stasi” di Ruvo di Puglia e, per l’occasione, moderatore, il quale ha ricordato che il sacrificio di Dino Stasi interpella le coscienze sull’assurdità del male e la necessità assoluta di combatterlo con le armi del diritto e della giustizia. “Grazie a Luciano Baglioni e a Pietro Costanza – ha proseguito - nel 1994 i componenti del sodalizio criminale vennero tradotti in carcere. Qualcuno mi ha chiesto quale fosse la ragione per cui il Comune di Ruvo di Puglia avesse deciso di conferire la cittadinanza onoraria a loro due. Ho dato la mia personale versione. La ragione è molto semplice e sta in un nome: Dino Stasi. La ragione sta nel legame indissolubile fra una vittima innocente e coloro che, col loro impegno instancabile, ne hanno vendicato la morte. E quindi la ragione seconda sta nel legame stretto fra costoro e la città che diede i natali a quella vittima innocente. Una benemerenza si merita anche per questa ragione, non soltanto per meriti scientifici, letterari, culturali. Ruvo di Puglia, il Consiglio Comunale, è stato all’altezza della sua storia di civiltà. Ha compiuto un atto di grande sensibilità e di riconoscenza”. È stata quindi la volta del presidente del Consiglio Comunale di Ruvo, Vito Ottombrini, che ha brevemente ripercorso la triste vicenda della banda e ha sottolineato il dovere di vigilare affinché la giustizia faccia il suo corso, evitando l’applicazione di sconti di pena che suonerebbero come un grave insulto alle vittime ed ai loro famigliari. Le motivazioni del conferimento della cittadinanza onoraria sono quindi state lette dal sindaco, ing. Michele Stragapede, il quale ha evidenziato che ai due benemeriti, fregiati il 30 aprile 1997 dell’encomio solenne dall’allora Ministro dell’Interno on. Giorgio Napolitano, va il sentito omaggio dell’intera Comunità ruvese che, con la cittadina onoraria, ha inteso esprimere loro i sentimenti di viva e perenne gratitudine per aver assicurato alla giustizia gli assassini del giovane Cataldo Stasi e di molti altri, e liberato il Paese da un incubo. “La Civica Amministrazione di Ruvo di Puglia – ha concluso il primo cittadino - certa di interpretare i sentimenti di tutte le forze politiche e sociali e dell’intera collettività, li indica altresì alle future generazioni quale esempio di dedizione al proprio dovere ed alla legge, dalla cui scrupolosa e spontanea osservanza può sorgere un’Italia migliore, più civile, democratica ed onesta”.
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E' una notizia vecchia ma che mi fa piacere scoprire adesso. Ci tenevo a saperne di più su Baglioni e Costanza, due veri eroi dei giorni nostri.
RispondiEliminaBel blog complimenti