lunedì 20 settembre 2010

NESSUNO VA DEMONIZZATO, MA...


Caro Direttore,
vorrei partire da un principio di natura etica: nessuno va demonizzato, anche se dovesse risultarci antipatico o dovessero dividerci differenti visioni della politica e della vita amministrativa. In un sistema democratico tutti hanno il diritto di presentare la propria candidatura a sindaco della città, a meno che non sia la legge a frapporre ostacoli giuridici. Ho letto con interesse la nota del Dr. Luciano Lorusso di sostegno alla candidatura del Dr. Franco Catalano, al quale mi lega un’antica amicizia e che ritengo sia un validissimo candidato sindaco, e trovo che sia fondata la sua critica al Dr. Paparella per il mancato rispetto degli accordi pubblicamente sanciti. Ma, ciò detto, non gli si può impedire di presentare la propria candidatura a sindaco della città. Non glielo si può impedire sia per legge che per rispetto assoluto dei principi che fondano la vita democratica di un consesso civile e di una comunità, che è in attesa di un riscatto, di un colpo d’ali, di un nuovo inizio, sebbene non risponda a verità che questa Amministrazione sia rimasta inerte e abbia lavorato con la flebo al braccio per cinque anni. Il punto essenziale è politico ed è interno al PDL, perchè, per estrema chiarezza e lealtà verso l’elettorato, occorrerebbe sgombrare il campo da pasticci ed equivoci, non essendo immaginabile che il PDL possa esprimere due candidati alla carica di sindaco. O il Dr. Paparella sta nel PDL, tuttora retto da Giovanni Mazzone e da Salvatore Barile e che ha riconfermato la candidatura del Dr. Catalano, oppure sta altrove. E la Lista Schittulli, per costituire la quale si è dimesso il consigliere Testini, dove sta? Sta nel centrodestra, appoggia i candidati del centrodestra o gioca a Bari e a Napoli? E se così fosse, non verrebbero alterati gli equilibri in seno alla Giunta della Provincia di Bari? Questi equivoci andrebbero sciolti rapidamente e con estrema chiarezza, pena il disorientamento dell’elettorato ruvese ed in particolare di quello di centrodestra, il quale non si attendeva un assist di tale portata al campo avverso. Se la candidatura del Dr. Paparella sarà confermata, egli sarà un competitore al quale si dovrà rispetto ed attenzione, e che l’elettorato ruvese giudicherà sulla scorta dei programmi e dei progetti per Ruvo. Personalmente sono per il ricambio generazionale e per l’avvento di volti e menti nuovi. Sono dalla parte di una classe politica giovane, competente, colta e disinteressata, portatrice di interessi e di passioni limpidi. Ci sono giovani già vecchi e scafati, certo, il politico perfetto è di là da venire, ma la coscienza del giovane è in formazione, può più facilmente aprirsi a scenari nuovi ed alternativi. I valori possono sopravvivere anche in chi fa politica da anni o non è più anagraficamente giovane, ma il futuro, come ci insegnava Aldo Moro, sta nei giovani, appartiene a loro, che sono la nostra speranza e la nostra attesa.

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